domenica 3 luglio 2016

Isaia 66,10-14 / Salmo 65 / Galati 6,14-16 / Luca 10,1-20
Ne inviò 72...


Un numero biblico?
Si certamente, 72 è un numero biblico ma anche il numero che indica la missione, e la vocazione. La missione ha come destinatari e orizzonte tutti i popoli della terra. La vocazione, la dimensione personale nella quale ciascuno è fatto per ggggportare il Vangelo attraverso la propria vita.
Mandati per essere davanti a lui, prima che lui entri in un villaggio e in una città ... Prima che il Signore entri nella vita di qualsiasi uomo o donna.
Missione a partire dal presente, da ogni giorno nel quale il Vangelo non c'entra nulla con la vita. Di fronte alla assenza della Parola, all'esilio di Dio dal l'etica e dalla morale, missione significa ripartire da ciò che vivo. L'invio è prima di tutto e a partire dalle mie cose. Ma se io non vivo la tensione missionaria nella comunità, nella mia parrocchia, nelle mie cose, come posso pensare di essere in missione fuori? Se ci sono con finzione e inconcludenza.
Vocazione ... Che cosa strana, chiamati alla missione, ma in realtà chi intende questa chiamata. Quale è il progetto missionario a cui si ispira la mia vita? Su cosa è costruita ma mia missionarietà.
Gesù quando invia in missione lo fa con lo sguardo rivolto al.a abbondanza della messe. Ciò significa che c'è una quantità di frutto che viene spesso messa in ombra dalla mancanza di operai, ma ciò non nasconde la quantità di bellezza e di grazia che il mondo genera, l'invio di Gesù e quindi un appello alla responsabilità, alla nostra vocazione, perché i frutti non vadano dispersi.

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