domenica 10 luglio 2016

Deuteronomio 30,10-14 / Salmo  18 / Colossesi 1,15-20 e Luca  10,25-37
La legge della compassione ...

Il verbo centrale della parabola è espresso con le parole "ne ebbe compassione". Che letteralmente nel vangelo di Luca indica l'essere preso alle viscere, come un morso, un crampo allo stomaco, uno spasmo, una ribellione, qualcosa che si muove dentro, e che è poi la sorgente da cui scaturisce la misericordia fattiva.
La nostra umanità provocata si confronta con la realtà e viene indirizzata attraverso un agire reale, pratico e concreto.
Le azioni del Samaritano sono azioni di Dio, che vengono prestate alla nostra possibilità umana.
Che cosa fa il samaritano?
"Vide e ne ebbe compassione ..."
Il primo ostacolo alla compassione è la durezza del nostro sguardo. Non è una durezza che passa senza ferire dentro. Educare e custodire uno sguardo di amore e tenerezza è la garanzia del vedere come vede Dio.
Il sacerdote vede e va oltre, pure il levita vede e non si ferma ... Tutti con ottimi motivi non vogliono che il vedere li coinvolga, ma Dio vede ugualmente l'uomo ferito ai bordi della strada. I nostri sguardi increduli ... Rischiano di fermarsi anche alle realtà che abbiamo vicino.
"Gli si fece vicino e se ne prese cura".
Prendersi cura dei fratelli è importante per assaporare come l'amarli passa attraverso la concretezza della vita. Sono i gesti concreti in cui si tocca il fratello che parlano del prendersene cura. Sono rimasto molto colpito dal modo in cui alcuni della parrocchia rapidamente si sono fatti vicino ai degenti dell'ospedale di "Monte catone". Non è per gratificarli, ma per dire: "quello è lo stile!"
Dal vedere al farsi vicino. Il samaritano nel farsi vicino cura le ferite... Dio vuole curare le ferite dell'uomo.
"Lo carica e ... Paga il conto."
Come, non ho capito bene?
No no, hai capito benissimo, se lo carica su di se, come il buono astore e paga il conto, cioè impegna la sua ricchezza per garantire la convalescenza.
Le ferite vanno viste, curate, accudite e guarite per quanto possibile.
Su questo aspetto facciamo più fatica... Perché significa una continuità di azione... Non un agire che si esaurisce in un gesto di un momento.
In questo triplice agire si esprime la compassione che ci contorce da dentro ... In questo triplice agire il Dio compassionevole mostra tutta la sua misericordia, cioè la fedeltà alla vita dell'uomo.

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