giovedì 14 luglio 2016

Isaia 26,7-9.12.16-19 e Matteo 11,28-30
Vi darò ristoro...


Il ristoro desiderato non è per le generiche fatiche della vita ma per il giogo di Gesù. Di quale giogo parla il Signore? Credo che l'idea di Gesù sia quella espressa nel giogo dei buoi che trainano l'aratro del regno dei cieli ... Alla Chiesa e ai discepoli è affidato un operare per il regno che comporta anche una fatica. Dissodare la realtà; lavorare il mondo affinché in esso possa essere gettato il seme della Parola, e possa germinare e produrre frutto (il trenta, il sessanta e il cento); per poi mettere mano alla falce perché il grano biondeggia, perché naturo, e si è giunti alla mietitura. Le immagini del Regno dei cieli sono prese dalla vita rurale, e portano in se la fatica fisica e morale di quell'agire. È in questa fatica, causata dal suo giogo, che il Signore si presenta come colui che ristora. Oggi mettiamoci a cuore il ristorare almeno un affaticato, un amico.

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