giovedì 13 ottobre 2016

Efesini 1,1-10 e Luca 11,47-54
Quella parola uscita dalla tua bocca.


Scrivi e Farisei, sono gli artigiani della parola nel peggior senso che possiamo immaginare. Essi manipolano e strumentalizzano la parola della Scrittura a vantaggio di un sistema religioso che umilia l'uomo nella sua dignità e lo rende schiavo. Avete ucciso i profeti e quelli che per la parola erano stati mandati.  Quelle Parole uscite dalla Sua bocca sono ribelli, non incatenabili ...
"Guai a voi", maledetti ... Nella suggestione del Vangelo, potremmo accostare l'espressione: "nel fuoco eterno", perché avete negato alla parola la sua identità, quella di essere tenerezza e compassione di Dio Padre; parola di misericordia e perdono.
La parola ci plasma e costituisce figli di Dio in Cristo; "In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d'amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia".
Leggere questa parola vale ben di più di ogni dichiarazione di diritti umani o di rivendicazione di diritti negati. Questa parola non è soggiogabile.

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