martedì 25 ottobre 2016

Efesini 5,21-23 e Luca 13,18-21
Sempre con la Chiesa nel cuore ...


Una delle pagine più belle e "cariche" di tutto il Nuovo Testamento, Efesini 5,21-23. Paolo, in una meravigliosa specularità, nulla scarta dell'mmagine, e tutto ci fa gustare dell'amore umano: "l'uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne"; e dell'amore di Dio in Cristo: "Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola (...), tutta gloriosa, senza macchia né ruga (...), santa e immacolata". Tutto questo è bellezza e "mistero", non possiamo comprenderlo pienamente, ma attratti ne siamo parte: ed ecco attraverso "l'Amare" e la "Chiesa" appare il regno dei cieli: "un granello di senape, (...) crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami". E ancora: "è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata".

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