lunedì 2 novembre 2015

COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
2^ formulario della messa della commemorazione
Isaia 25,6-9/ salmo 24 / Romani 8,14-23 / Matteo 25,31-46


Il ricordo dei defunti è per noi una questione molto importante, chi è nella memoria affettiva è ancora vivo nella nostra vita, ma chi non ha memoria non è semplicemente morto, ma è inghiottito nel nulla.
San Giovanni Paolo II scriveva: «Dio ha affidato agli uomini la loro stessa salvezza... Ha affidato a ciascuno i singoli e l’insieme degli esseri umani. Ha affidato a ciascuno tutti e a tutti ciascuno». Questo è il fondamento della Comunione dei Santi e della preghiera della Chiesa, e in particolare della preghiera di intercessione. Oggetto della preghiera sono «le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini di oggi» per usi il cuore della preghiera di intercessione è un atto di amore a vantaggio dei miei fratelli, amati e meno amati. (cf Varcare la soglia della speranza, Milano 1994, pp. 21. 24).

La preghiera dei vivi per i defunti è professione della fede che afferma che la morte fisica non è la fine della vita; per il cristiano tutto si vive nella fede in Cristo; non c’è nulla che possa essere escluso dalla sua fede, nemmeno il ricordo dei defunti, ai quali la vita «non è tolta, ma trasformata» (Prefazio I nella Messa dei defunti). I legami intessuti tra i credenti per la partecipazione al Corpo e al Sangue del Signore non vengono interrotti dalla morte e la preghiera ci permette di ravvivarli continuamente. Non si tratta dunque di pregare per influenzare una qualsiasi decisione di Dio nei confronti di chi è morto, bensì per raccomandarlo alla sua misericordia di giusto giudice e di salvatore.

Fissato il motivo della preghiera di intercessione e della possibilità di pregare a favore e insieme ai defunti, possiamo ben comprendere le parole della scrittura e i gesti che questa mattina stiamo compiendo.
1) la misericordia diviene il criterio attraverso il quale plasmare il presente e dare nuova forma alla nostra vita ... Dovrò pur iniziare a cambiare la mia vita in una vita cristiana non accontentandomi della mediocrità ... Iniziamo coll'invocare da Dio il perdono dei nostri peccati e per il perdono dei peccati per coloro che morti, in vita non sono riusciti a comprendere e vincere il peccato, pur sperando nella misericordia di Dio.

2) la preghiera di suffragio è oggi il segno della consapevolezza che tutti, vivi e morti siamo legati dal l'unico destino di eternità, di cui gli affetti e i ricordi sono solo tiepida immagine e riflesso. È da questa preghiera che possiamo rinfrancare e fortificare la fede nella risurrezione in e di Cristo.

3) questo luogo è Terra Santa, resa santa non solo dalla benedizione con l'acqua e l'incenso, non solo con le paro le della liturgia e della preghiera, ma resa Santa dalla presenza dei resti Santi dei corpi dei nostri cari.
Non è un deposito di morti, il cimitero, né un museo di reliquie, ma la convergenza nello spazio, attraverso la condizione di morte della sacralità della vita e della creazione, che tutta attende, nella speranza, di entrare nella gloria della risurrezione.

4) onorare i morti attraverso un gesto di amore come sono i fiori di carità, non è la possibilità di risparmiare rispetto ai fiorai, ma come insegna il Vangelo è il modo di trasformare una elemosina in un gesto di amore, e permetto a chi in quel gesto è ricordato, di compiere oggi, nel tempo quello stesso gesto di amore... Tutto questo diviene coinvolgimento di Dio, opera di Dio nella storia. 

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