martedì 24 novembre 2015

Daniele 2,31-45 e Luca 21,5-11
Il tempo della distruzione ...


Nelle parole dell'evangelista Luca, il tempo della distruzione è il tempo di Gesù, quindi non della catastrofe o dell'apocalisse ...
Anche ciò che rappresenta il segno del Tempio, di fronte al segno che è Gesù viene "distrutto", cioè soppiantato dal segno stesso che è il Signore. È a partire da Lui che tutto trova "subbuglio", inquietudine e superamento. Più che caricarsi di ansia e angoscia nel tentativo di leggere nei nostri tempi i segni premonitori della venuta di Gesù: "Molti verranno sotto il mio nome dicendo: Sono io, e: Il tempo è prossimo ...", mettiamo tutta l'attenzione nel cercare di rimanere uniti al Signore nel vivere con fedeltà la storia è il tempo che ci è affidato. Questo tempo va riempito di "attesa" con la consapevolezza che "... Non sarà subito la fine", per cui il primo discernimento deve essere proprio sulla qualità del nostro attendere. Una attesa ancorata nella fedeltà di Dio; una attesa gravida di amore; una attesa che disarma la paura del futuro con la gioia del Vangelo; una attesa densa di misericordia. Tutti questo è molto più importante delle belle pietre del tempio di Gerusalemme.

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