lunedì 9 novembre 2015

Ezechiele 47,1-12 e Giovanni 2,13-22
Dedicazione della Basilica Lateranense
Santo è il Tempio di Dio che siete voi!


Se ciò che è sacro diviene indifferente, non solo è possibile distruggere il tempio del corpo di Gesù, ma viene meno la possibilità di attingere alle acque che risanano. Nel segno del tempio è racchiusa una molteplice quantità di significati: è una immagine viva della presenza di Dio; del corpo di Cristo; del nostro corpo e del corpo vivo che è la Chiesa. Il tempio di Dio è il segno della sua presenza (dòxa e scekiná) che diviene possibilità di vita e che sgorga come acqua dalle sue fondamenta; il tempio del corpo del Signore è il segno del risorto, il Signore risorge con e attraverso il suo corpo per essere vita eterna per tutti; il nostro corpo è segno dell'opera di Dio che sempre si rinnova e si rende evidente come vita; il corpo vivo che è la Chiesa riassume tutti i simbolismi dalla sacralità del tempio di Dio alla sacralità della vita dei singoli. Amare,  custodire e conservare i luoghi, come pure le persone, esprime lo zelo per ciò che è segno e appartiene a Dio, zelo per ciò che è sacro: "Lo zelo per la tua casa mi divorerà".

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