domenica 1 novembre 2015

Apocalisse 7,2-14 / Salmo 24 / 1 Giovanni 3,1-3 / Matteo 5,1-12a
Beati ben più che felici!


Non basta essere buoni per essere beati/felici, occorre essere Santi.
A dei bambini, per semplificare, si può dire che per essere Santi occorre essere buoni, ma tutto questo mostra subito il suo limite di fronte alla fragilità umana e al peccato che avvolge e trasforma ogni bontà.
Gesù non si limita a dirci di essere buoni, ma di desiderare di essere Santi. Una santità che neppure possiamo identificare con una perfezione astratta, intellettuale o estetica.
Essere santi, significa fare della propria vita il riflesso della vita del Signore. Non una fotocopia, ma una esperienza filtrata attraverso la propria originalità e individualità. Cristo in me e attraverso di me; la novità di Cristo attraverso di me.
Quando ero giovane ... alcuni anni fa mi dissero di farmi Santo, e che per esserlo avrei dovuto fare la volontà di Dio. Se questo sembra una complicazione, in realtà attraverso le beatitudini, tutto diventa una proposta possibile e pure un poco più semplice.
Queste righe del Vangelo di Matteo ci riportano come Gesù ha cercato di essere felice, di essere beato.
Essere povero in spirito, cioè non posseduto dalle cose, rende attenti al regno dei cieli e a Dio; essere parte della afflizione del mondo fa essere compassionevole e parte della sua consolazione; essere mite rende capace di ascolto disinteressato; essere affamato di giustizia permette di farsi compagni di chi è esiliato e profugo; essere misericordioso fa riconoscere il volto di Gesù in ogni volto del fratello; essere puro di cuore, smaschera tutte le nostre ipocrisie e falsità; operare per a pace mi da il gusto della comunione; costruire la giustizia è farmi corresponsabile della creazione di Dio.
Questo modo di vedere la vita, non è da persone buone, ma è il modo in cui Gesù ha cercato di dare senso alla sua esistenza, e di corrispondere alla volontà del Padre, ed è la proposta che lui stesso fa a noi. Vivere in questo modo è fare a volontà di Dio! Allora ogni giorno deve essere il modo in cui la vita si avvicina a questa proposta e la realizza. Giunti a questo punto la Chiesa può anche dire che chi ha vissuto come Gesù è un Santo!

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