venerdì 27 novembre 2015

Daniele 7,2-14 e Luca 21,29-33
Osservate ...


Ogni lettura della storia, ogni esperienza che ci coinvolge, anche l'evolversi della nostra stessa interiorità, ha bisogno di un costante discernimento, che significa dare alla storia e alla vita un significato trascendente. Qui sta la differenza tra chi crede e chi non crede, tra l'uomo puramente razionale e l'uomo spirituale, su chi vive del mistero e su chi vive della paura della fine. La frase conclusiva del Vangelo di oggi, "l cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno", ci invita alla comprensione della realtà a partire dalle sua Parola. Cosa significa tutto questo?
Non è questa comprensione visibile nello sforzo di rileggere tutta l'esperienza della Chiesa alla luce del Vangelo, che è il cuore del pensiero di Papa Francesco? La preghiera di ogni giorno può essere, a partire dalla Parola, lo spazio per osservare e per decidere.

Nessun commento:

Posta un commento