giovedì 7 gennaio 2016

1 Giovanni 3,22-4.6 e Matteo 4,12-25
Gesù percorreva tutta la Galilea.


Iniziamo con oggi, di nuovo, un tentativo di sequela, iniziamo a osservare Gesù per farci una idea di Lui. Matteo inizia la narrazione di ciò che accadde: Gesù lascia il suo paese di origine, Nazareth e si trasferisce sulle rive del lago di Tiberiade, nella città di Cafarnao. Gesù non è fuori dal tempo, non rappresenta una incursione fugace di una realtà celestiale. Lui sempre si accosta alla vita, a quella della sua gente. In questa prima notizia circa il Signore, non ci è detto nulla circa un atto di fede da dover corrispondere, questo ci aiuta a stare di fronte a questa pagina di Vangelo; noi che, forse per prima cosa, dobbiamo fare i conti con una fede che non è in Gesù ma semplicemente i quello che vogliamo, una fede impastata con le suggestioni del tempo e del mondo.
Gesù non obbliga nessuno a credere in Lui, ma ugualmente si accosta per dire a tutti, oggi a me, che il "regno di Dio" è già qui, oggi, nella vita di tutti i giorni; il libretto di istruzioni per "farlo funzionare" sono le Parole del Vangelo, e l'invito alla conversione è prima di tutto un invito al "discernimento critico" di ciò che sono.

Nessun commento:

Posta un commento