mercoledì 6 gennaio 2016

Isaia 60,1-6 / Salmo 71 / Efesini 3,2-3a.5-6 / Matteo 2,1-12
EPIFANIA DEL SIGNORE
Noi, cosa portiamo ... per adorarti!


Una vicenda suggestiva quella dei Magi ... Misto tra storia, leggenda, astronomia e fisica ... Un racconto o una narrazione?
Vorrei suggerire di ascoltare questa pagina di Matteo come una narrazione che richiede il coinvolgimento della vita; certamente la provoca.
I saggi di oriente, i Magi, cercatori di stelle ... In realtà la stella, l'astro radioso è Cristo.
Loro i non credenti, i non eletti, il non popolo ... Immagine dell'uomo e di tutti gli uomini che quel bambino sono venuti a cercare.
Siamo di fronte a una epifania di Dio, come ci fu al tempo di Abramo e di Mosè, ora questa epifania serve per generare un nuovo popolo di "adoratori" ... In spirito e verità ...
Il nuovo popolo di Dio...
La Chiesa erede di Israele ma non rinchiusa nel sacro recinto di una elezione esclusiva; questo nuovo popolo in cui tutti sono convocati per l'adorazione, per portare i doni ricevuti perché siano condivisi ed espressione di tutto ciò che è nuovo ... Perché tutto è in attesa dei cieli nuovi e della terra nuova.
Adorare significa portare alla bocca per baciare, in senso pieno e concreto significa amare. Ricordiamo in 1 Giovanni " chi non ama i fratelli non può amare Dio".
Il nuovo popolo di Dio nasce dallo scarto dell'elezione di Israele, Dio Padre può far nascere figli dalle pietre ... Può fare nascere la Chiesa, il popolo santo, dalla pietra di scarto, quella d'anglo che è Cristo.
Questo popolo di Dio, La Chiesa, è allora in continua evoluzione e cambiamento ... Sempre chiamata a comprendere in se chi vuole adorare, cioè amare quel bambino e vivere dello stesso amore. Fare parte di questo nuovo popolo significa accogliere la vocazione, il compito di fare innamorare di Dio.
Cosa condividiamo? Cosa portiamo per esprimere amore:
L'Oro, segno di ciò che è prezioso; per Israele rappresentava il patto di alleanza con Dio. Non solo la regalità, ma anche la preziosità; per noi è il segno del nostro Re, di chi è il nostro capo e pastore; Lui è prezioso, Lui è il fondamento del nuovo patto ... Un patto prezioso.
L'Incenso, è il segno della preghiera e dell'offerta. I sacerdoti in Israele avevano il compito rituale di offrire l'incenso a Dio. Un popolo sacerdotale, il nuovo popolo dei "sacerdoti di scarto", sono quelli che adorano il Padre in Spirito e verità, perché Dio cerca tali adoratori. Essi sono, ora, segno della vera sacralità, che non sono i riti in se stessi, ma la vita stessa di ogni uomo.
La Mirra, è il profumo della sposa, del Cantico dei Cantici. Il profumo della nuova umanità, il profumo della vita: La pienezza di felicità di chi vive dell'amore.

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