martedì 19 gennaio 2016

1 Samuele 16,1-13 e Marco 2,23-28
... ungerai per me colui che io ti dirò ...


La "selezione" per giungere a individuare Davide, tra i figli di Iesse come Re di Israele, segue un unico criterio: colui che è scelto lo è per il Signore. Il criterio risiede in Dio. Non è frutto di benevolenza o di disponibilità personali, tanto meno di senso di sacrificio o di consenso popolare, ma è: appartenere al Signore". L'immagine dell'unzione di Davide, pastore adolescente fulvo di capelli con gli occhi belli, corrisponde al vedere il cuore da parte di Dio. Non è quindi una nota di estetica, ma significa che la bellezza del cuore si rivela nella armonia e nella bellezza della persona, cioè una bellezza da vedersi tra i fratelli, anche perché colui che è unto lo è in mezzo ai suoi fratelli.
Riprendiamo coscienza della nostra unzione: tutti siamo stati uniti nel battesimo, unti per Lui, il Signore per essere parte della sua stessa vita, nel tempo e nell'eternità... La mia vita da "unto" corrisponde al criterio dello sguardo di Dio?

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