sabato 3 settembre 2016

1 Corinti 4,6-15 e Luca 6,1-5
"... sfregavano le spighe con le mani ..."


Un particolare, a dir poco eccessivo, che ci racconta una ovvietà: cioè come si faceva per liberare il grano dalla spiga, per poterlo mangiare, ma questo gesto semplice per i "moralisti" del tempo è un gesto gravissimo, che infrange la legge del riposo del sabato.
A fronte di questa rigidità e di questo rigore giuridico resta solo la certezza che Gesù è Signore (Kirios) del sabato (shabbat). Il sabato non è un divieto, il sabato è vita, è la festa delle nozze. Lo sguardo di Gesù precede ogni moralismo, e giunge a colmare il nostro bisogno di gioia, di vera felicità. L'uomo è fatto per il Shabbat, per il sabato, e non per essere rinchiuso in un moralismo, ma per fiorire in una morale.

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