sabato 17 settembre 2016

1 Corinzi 15,35-49 e Luca 8,4-15
Il seme è vita ...


Il seme gettato dal seminatore, in ogni modo non resta quiescente: quello che cade sulla strada diventa nutrimento per gli uccelli del cielo; quello caduto tra le pietre, germoglia come pure quello tra i rovi, cerca di esprimere la sua vitalità. Quello caduto sul terreno buono adatto alla vita, germoglia e produce frutto: produce possibilità di vita. Ciò che Gesù buon seminatore della parola ci dona, e ci affida, ha in sé una forza di vita che, anche nella minima possibilità, quella della strada, determina la vita (è nutrimento per gli inconsapevoli uccelli del cielo) di una umanità inconsapevole. Accostando le letture di oggi, dalla parabola posso accedere alle parole di Paolo, circa il seme della risurrezione: "... Così anche la risurrezione dei morti: è seminato nella corruzione, risorge nell’incorruttibilità ...". Il seme della parola dischiude alla vita eterna.

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