lunedì 5 settembre 2016

1 Corinti 5,1-8 e Luca 6,6-11
Alzati e mettiti qui in mezzo!


Nel giorno di sabato, nella sinagoga, davanti ai capi, scribi e farisei; in quello spazio ideale che ha in sé tutte le caratteristiche della sacralità, Gesù, pone al centro l'uomo con la mano paralizzata. L'uomo al centro! "Lì nel mezzo"; in mezzo alle nostre cose, anche " in mezzo" a quelle che reputiamo sacre, c'è l'uomo ferito, avvilito, preda delle sua aridità,  incapace di corrispondere all'amore di Dio. Quello è l'uomo che tutti devono guardare, di cui si devono curare. Mettere in mezzo l'uomo, significa riconoscere quella parte di umanità - anche nostra - che necessita della Parola liberatrice di Gesù, la quale sciogliendo e sconfiggendo il male, ci dischiude nella pienezza delle cose sacre, del sabato e della comunione con i fratelli. Trattenere avidamente per sé questi doni - rifiutando la Parola liberatrice - ci trasformiamo in carnefici e uccisori, i quali tramando cercano cosa fare contro l'uomo: "Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù".

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