lunedì 28 marzo 2016

Atti 2,14.22-32 e Matteo 28,8-15
Il silenzio del lunedì di Pasqua

"Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra" (Salmo 15). Dopo il giusto sonno ristoratore dalle fatiche umane, che si dispiegano "nel sentiero della vita", questa mattina uno strano silenzio assordante per breve tempo ha invaso tutto. Un silenzio che dimostra tutta la necessità ed esigenza umana di pienezza e compimento. Nel silenzio, non basta cercare la quiete, essa rischia di deludere e trasformarsi in desolazione e paura del nulla. In realtà il silenzio è riflesso di Te, Risorto dai morti; silenzio come spazio di presenza da contemplare. Un silenzio che pian piano si rianima di voci e di rumori ... Quelli famigliari e consueti del mondo, della vita degli uomini e delle donne di ogni angolo della terra ... Un silenzio che ancora una volta viene squarciato dal grido del dolore, della morte violenta dei cristiani perseguitati e uccisi per la loro fede in te o Signore. Così come allora, anche oggi, sperimentiamo nel giorno dopo la tua Risurrezione la profanazione della vita e la menzogna del peccato. Ma noi che abbiamo vissuto la tua Pasqua, ora sappiamo che Tu in quel silenzio del giorno dopo Pasqua, incurante del peccato, ci vieni incontro, e nel salutarvi ci consegni la certezza della gioia, della tua presenza viva e reale, e la Tua dolcezza, cioè la tua potente tenerezza di figlio di Dio, nel quale anche noi siamo figli: la morte è solo dolore, la morte non ha più potere su di noi!

Nessun commento:

Posta un commento