martedì 29 marzo 2016

Atti 2,36-41 e Giovanni 20,11-18
Donna perché piangi ...

Il pianto di Maria accanto al sepolcro, ci riconduce ai passi del Vangelo, alle sue lacrime versate sui piedi del Signore nella casa di Simone il fariseo (forse quelle della donna peccatrice) e al profumo sparso sui piedi di Gesù e asciugati con i capelli in quella casa di Betania pochi giorni prima della Pasqua. Maria ricorda con tristezza i giorni passati e in lei riecheggiano le parole del Signore: "non sempre avete me ..."; queste parole sono, ora, per lei una durissima profezia ... È in questo memoriale, di ciò che Gesù è stato ed è ancora che le Sue parole riaccendono la speranza è l'attesa: "Donna, perché piangi? Chi cerchi?" Così come Maria la peccatrice cercava Gesù nella casa di Simone il fariseo, e piangeva ai suoi piedi, ora Maria di Magdala, nel suo piangere cerca ancora quel suo Signore, il suo amore! Sono quindi le ostile Consolanti dello "Sposo" a riaccendere e rendere vivo e attuale quello stesso amore ferito dalla morte: "Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro". Il "nostro" Gesù (risorto lo possediamo ancora) è presso il Padre Suo, ma ora, più che mai anche nostro ... 
Con le parole di Bob Marley in "no woman, no cray" possiamo dire "no donna, non piangere .... Tutto filerà liscio!"

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