mercoledì 2 marzo 2016

Deuteronomio 4,1-9 e Matteo 5,17-19
La bontà della legge


La legge è soggettiva o oggettiva?
La legge, sono le leggi?
Ciò che esprime la scrittura è semplicemente la coscienza di un codice etico o di qualcosa di altro?
Nelle parole di Gesù si percepisce una relazione con la legge di carattere esistenziale, non puramente etico e morale: "non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto". Esiste una idea in Gesù, molto affascinante, quella di vivere lui stesso della "legge": "perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli". Saggezza e intelligenza esprimono concetti e contesto di esistenza, non si valutano al di fuori della vita, non si valutano per se stessi.
Coscienza della legge e consapevolezza della vita etica e dell'eticità della mia vita. Quando mai ci rifletto? Quando permetto alla vita di adeguarsi e illuminarsi con la legge di Dio?

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