domenica 13 marzo 2016

Isaia 43,16-21 / Salmo 125 / Filippesi 3,8-14 / Giovanni 8,1-11
Non sei adultera ma donna

Commentando questa pagina di Vangelo Agostino diceva che nell'incontro tra la donna adultera e Gesù si incontravano la misera e la misericordia.
Ciò che spesso manca a ciascuno di noi è la comprensione di quanto la nostra miseria (la misera) non solo ha bisogno, ma può incontrare la misericordia, e come questo incontro rappresenta un vero riscatto, un azzeramento di ogni debito senza alcuna condizione, pensate a un mutuo che di punto in bianco viene completamente riscattato..
È solo in questa prospettiva che possiamo comprendere Isaia quando dice: "Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! Ecco, faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?"
La misericordia non è una offerta straordinaria, e neppure una campagna promozionale, la misericordia non è un "fatto nuovo" un evento, ma è ciò che determina il nuovo, che lo rende possibile.
Il padre attraverso Gesù ci insegna un amore (la misericordia) per l’uomo che cambia ogni prospettiva ed "uccide" la nostra indifferenza. Noi uccidiamo l'amore con la nostra freddezza e indifferenza, la misericordia invece uccide l'indifferenza è riaccende il fuoco, la fiamma dell'amore. Nello stare di Gesù davanti alla donna, comprendiamo come sia la misericordia, e di cosa sia fatta:
- tu sei per me donna, non una adultera, ma sei di nuovo e solo una donna, come il Padre ti ha fatto. La misericordia cerca la verità di noi stessi;
- tu non sei peccato e non sei condannata, e nemmeno ti chiedo se sei pentita, ti chiedo solo di non essere più peccato, ma di esser fedele alla tua vocazione: sei una donna, sei un uomo, sei figlio di Dio. La misericordia precede il nostro pentimento, suscita il desiderio di perdono, prima ancora del pentimento;
- in te, Dio, non cerca la “perfezione”, né “colma la tua povertà”; Gesù alla donna non chiede garanzie e promesse, ma propone la novità di vivere non per il peccato ...  La donna non è oggetto del perdono di Gesù perché sia da quel momento "immacolata" ma perché sia da quel momento "incamminata" nella vita nuova. La misericordia è uno stile, è un progetto di vita;
- in te Gesù si fa "mendicante d’amore", conosce la "povertà" di ognuno di noi e chiede semplicemente "la verità di un po’ di amicizia".  Una amicizia che nasce dentro quel gesto di misericordia: che ci spinge ad "abbandonare ogni regola" che si oppone all'amore, che si oppone al vero bene del fratello.
Non chiediamoci se siamo capaci di compiere il gesto di Gesù, se siamo capaci del coraggio che ha avuto lui, ma chiediamoci se sono disposto ad accettare nella mia misera la sua misericordia, oppure sono un giudice spietato anche con me stesso?

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