venerdì 18 novembre 2016

Apocalisse 10,8-11 e Luca 19,45-48
Quel libro dolce e amaro

Quando vengono sciolti i sette sigilli del "libro" (rotolo), assistiamo a un susseguirsi di immagini e di simboli, che ci conducono progressivamente al compiersi del tempo, al giudizio del Signore su quanto esiste e vive. Quel libro custodisce in se la storia dell'umanità è quella della salvezza, in un "unicum" di straordinario mistero. Vivere la vita e la salvezza significa nutrirsi di tali eventi, non lasciare che essi ci passino sopra la testa oppure che noi ne restiamo indifferenti o inermi. Dolcezza e ammarezza descrivono correttamente la gioia e la fragilità, la pienezza e il limite, l'amore e l'odio, la vita e la morte. Un contrasto che è parte di ciò che siamo; ma ugualmente un contrasto che non si conclude nelle nostre viscere, ma che e ci proietta nel compimento. Il nostro esistere contiene già da ora in segno della gloria di Dio.

Nessun commento:

Posta un commento