mercoledì 2 novembre 2016

Giobbe 19,1.23-27 / Salmo 26 / Romani 5,5-11 / Giovanni 6,37-40
Commemorazione dei defunti
Cristo è morto per noi ... Cristo è risorto con noi!


A chi crede in lui appartiene la vita eterna, e sarà risuscitato nell'ultimo giorno. Questa affermazione traduce la fede Cristiana nella risurrezione di Cristo. Il cuore del nostro credere è la risurrezione di Cristo. A volte ci incamminiamo in una esperienza della fede più legata alle conseguenze morali o alle indicazioni catechistiche, dimenticando il centro di tutto.
Se Cristo non è risorto, inutile è la nostra fede, ci ricorda San Paolo. Credere la risurrezione significa comprendere che la morte (del corpo) rappresenta quella condizione di normalità in ordine alla creazione che conclude l'esistenza temporale, dell'uomo, ed in modo paradigmatico anche di tutto ciò che esiste. Senza il Risorto, ogni interpretazione e riflessione del "dopo morte", non ha senso, sarebbe solo fantasia. Invece, esiste uno luogo nel tempo e nello spazio, un luogo in tutto l'universo, ed è qui sulla nostra Terra, in cui la morte cessa di essere condizione definitiva e si infrange nella potenza della vita eterna che è Dio stesso. Lo scorso 28 ottobre hanno tolto, il marmo che copriva il sepolcro di Cristo; quelle sono le coordinate della vita eterna.

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