mercoledì 9 novembre 2016

Ezechiele 47,1-12 e Giovanni 2,13-22
La memoria dei discepoli ...


I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: "Lo zelo per la tua casa mi divorerà", e ancora essi stessi si ricordarono che aveva detto questo (... Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere ...) "e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù".
La memoria del discepolo sfugge al ruolo di archivio del semplice ricordo, e diventa spazio e strumento  della presenza attuale del Signore. Quando i suoi discepoli non ricordano più le sue parole, non sanno più tratteggiare il suo volto umano, né gioire della sua consolante presenza nel segno del pane, allora apprendiamo che il cuore è malato di indifferenza. Non c'è cosa peggiore di un credente indifferente ... un uomo senza memoria ... senza misericordia, senza speranza certa!

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