sabato 19 novembre 2016

Apocalisse 11,4-12 e Luca 20,27-40
Dopo tre giorni e mezzo ...


La testimonianza, non può soccombere alla Bestia! Questo è il senso più immediato dell'immagine di Apocalisse; coloro che sono testimoni della Gloria, della Presenza, cioè della Misericordia di colui che siede sul trono, questi, in forza della testimonianza sono figli della risurrezione e sono figli di Dio, quindi non possono morire. È in questo stretto legame che possiamo dare sintesi alla Parola di oggi. La nostra testimonianza di amore a Dio, va ben oltre il nostro desiderio e volontà di corrispondere alla scelta di fede. La testimonianza rappresenta lo spazio della presenza di Dio in noi e con noi; quindi non è solo un esempio, perché la Presenza che porta con sé tutto il mistero di vita che è il "Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe". Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui. Quando quindi, avremo concluso la nostra testimonianza, dopo tre giorni e mezzo il soffio di vita entrerà in noi e ci alzeremo in piedi, pure noi! Non possiamo escluderci dall'immagine di Apocalisse!

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