giovedì 24 novembre 2016

Apocalisse 18,1-2.21-23; 19,1-3.9 e Luca 21,30-28
Dalle immagini alla realtà ...

Risulta difficile non scivolare nelle tentazione di interpretare in modo storico una immagine come quella di "Babilonia la grande"; il rischio è appunto quello di trasformare un simbolo è una immagine apocalittica in un fatto contingente, mentre l'immagine è trasversale rispetto agli avvenimenti della storia. Ugualmente però ogni avvenimento della storia va accostato alle immagini apocalittiche e da queste riceve inevitabilmente luce per il discernimento. In questo modo il Vangelo di oggi può essere riletto e meditato. Le parole apocalittiche di Gesù risuonano in una realtà che è quella dell'assedio e della distruzione di Gerusalemme dell'anno 70 dC. Da questo contatto emerge l'atteggiamento del discepolo che certo della fede in Cristo si pone con stabilità dentro la storia, per testimoniare la liberazione dal male e dalla corruzione del peccato. Il discepolo è colui che "si alza e leva la testa, verso liberazione ormai vicina". Il nostro sguardo, Signore, si alza verso il cielo da dove a me verrai!

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