venerdì 21 luglio 2017

Esodo 11,10-12,14 e Matteo 12,1-8
Il Figlio dell’uomo è Signore del sabato ...


Essere Signore del sabato, significa essere oltre e sopra le leggi e i rituali; significa essere nella logica della misericordia e non del sacrificio; ma significa pure essere parte di quel sabato che è principio e compimento di tutto (cfr Genesi): "compimento della creazione e inizio del tempo e del riposo". Il tempo infatti non inizia il primo giorno della creazione ma nel compimento della creazione, cioè nel riposo. Il tempo è realizzazione e attualizzazione dell'opera della creazione. I'inizio/principio, come realtà nuova, si pone nel sabato. Il "Sabbá" assume in questo modo tutt'a la sua rilevanza morale, etica, religiosa ed esistenziale; esso diviene la festa del "nuovo inizio", una festa perenne, di settimana in settimana, di generazione in generazione. Non credo sia errato affiancare il "Sabbá" alla pienezza della Pasqua (del popolo di Israele), per cui a partire dall'uscita dall'Egitto rappresenta il nuovo inizio; come pure alla Pasqua del Signore, per cui il sabato è compimento della realtà e del tempo che confluisce nella Risurrezione. La Risurrezione, come piena Signoria di Cristo, è il sabato senza fine ...

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