giovedì 6 luglio 2017

Genesi 22,1-19 e Matteo 9,1-8
Dio mise alla prova Abramo ...


Occorre molta attenzione nel leggere questi capitoli di Genesi;  infatti questi racconti oltre a un risvolto pedagogico; contengono anche un presupposto teologico e si dispiegano in una vicenda reale ma anche un po' mitica o allegorica.
Infatti, può Dio essere così cinico da chiedere ad Abramo di sacrificare quel figlio che lui stesso ha donato nella sua piena libertà è gratuità? Può Dio mettere in cuore ad Abramo il dubbio che la promessa di discendenza, a partire spesa quel figlio, in realtà non ha nessun valore?
Quale è il vero contenuto del "mettere alla prova Abramo?"
Provo di dare una chiave di lettura e comprensione: Yhwh vede e si fa vedere!
Yhwh vede, ma non come semplice osservatore distaccato, egli compatisce; ha un amore così grande per Abramo, che lo spinge a rivelarsi nell'amore stesso. Isacco è segno concreto dell'amore di Yhwh, di Abramo, di Sara, e di tutte le generazioni che in lui sono benedette; è in quel figlio amato che Yhwh si fa vedere. Tutto, ogni vicenda, ogni atteggiamento ogni espressione di umanità deve fare vedere Dio, il suo grande amore.
Non è quindi Abramo che è messo alla prova, ma Dio si rivela ad Abramo in quella "prova".

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