giovedì 20 luglio 2017

Esodo 3,13-20 e Matteo 11,28-30
Venite a me ...


Si va a Lui, con il cuore, la ragione e con la vita. Non si può andare a Lui se non c'è unità di sentimenti: se i miei affetti non sono anche per il Signore, il mio legarmi a lui non sarà mai un atto di fede, ma solo un atto di formare religiosità.
Non si può andare a Lui senza una ragionevolezza: assumere la ragione come criterio per rileggere gli avvenimenti del tempo e della storia per darvi senso logico e credibile.
Non si può andare a Lui senza una vita che esprima una reale appartenenza: essere cristiano con la vita significa altro dall'essere semplicemente credente in Cristo.
Forse è questo il motivo per cui la maggior parte dei battezzati, non trova quel ristoro promesso, nonostante la grave fatica che sperimenta nel quotidiano, e oltre tutto, non si carica del giogo del Signore, della croce: andare a Lui è corrispondere alla vocazione della vita, non è un movimento nello spazio e nemmeno dell'intelletto.

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