martedì 18 luglio 2017

Esodo 2,1-15 e Matteo 11,20-24
È un bambino degli ebrei!


Mosè, tratto dalle acque del Nilo, è quel bambino che rappresenta da subito la speranza, il capovolgimento della storia di Israele.
Quando il popolo schiavo in Egitto, inizia l'itinerario di conversione; quando Mosè inizia la sua personale conversione, in quel momento si riattiva la salvezza come prospettiva futura. Dalla parte di Mosè la salvezza è la stessa rivelazione del nome di Dio (io sono colui che c'è), dalla parte del popolo la salvezza è la liberazione dalla schiavitù: paradigma della liberazione dal peccato e dalla morte.
La chiave di lettura degli avvenimenti - sia personali che di popolo - consiste nella comprensione della conversione come evento esistenziale. La conversione supera e precede quella disposizione morale che si esaurisce nelle opere. La conversione parte dall'esperienza delle "opere" di Dio/Cristo.

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