giovedì 13 luglio 2017

Genesi 44,18-45,5 e Matteo 10,7-15
Annunciate (gridate) il regno dei cieli!


Si sta diffondendo l'idea che il Vangelo sia una proposta tra le altre, rispetto alla quale chiunque ne viene in contatto è invitato a reagire e a rispondere in un senso o in un altro. Sembra quasi di essere di fronte a una proposta "commerciale", e l'evangelizzazione altro non sia che il modo di pubblicizzare questa proposta. Tutto questo è frutto della globalizzazione e del relativismo etico del nostro tempo è della nostra cultura.
Il Vangelo, non è una proposta, "il Vangelo è il discepolo che cammina", e strada facendo , questo discepolo compiendo le opere del suo Signore, in questo modo rende operativo il Vangelo. Il Vangelo è un grido che rompe la piatta monotonia priva di speranza di una umanità vinta da peccato. "Il peccato" è molto più dei singoli peccati personali; il peccato è la condizione di Sodoma e Gomorra; il rifiuto del Vangelo è sinonimo di radicalità nel peccato. Ma l'accento delle parole di Gesù è il contenuto dell'essere vangelo: guarire i malati; risuscitare i morti; purificare i lebbrosi; cacciare i demoni... Questi aspetti dell'essere Vangelo, non l'abbiamo ancora assimilati!

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