martedì 4 luglio 2017

Genesi 19,15-29 e Matteo 8,23-27
Distruzione di Sodoma e Gomorra


Il Vangelo presenta l'immagine di Gesù, Signore e dominatore delle forze della natura, una sintesi un attimo riduttiva del senso evangelico. Forse sarebbe meglio cogliere il coinvolgimento di Gesù nelle reali condizioni del creato. Il suo coinvolgimento con gli eventi e con le vicende della storia. Dio non è una astrazione spirituale, ma come dice San Paolo in lui noi viviamo, ci muoviamo ed esistiamo. Gesù in quella attraversata del lago entra in relazione con i discepoli, chiedendo la loro attenzione circa la loro poca fede. Anche il passo della genesi ci apre alla comprensione dell'agire divino nella storia dell'universo. Abramo contempla la valle, vede il segno della distruzione, il fumo che saliva. Oggi quella valle parla ancora di un passato florido è pieno di vita; parla di eventi catastrofici che hanno mutato profondamente il territorio; parla del sale di quel mare che non ha vita in sé: la moglie di Lot divenuta una statua di sale. Ma chiede pure, a noi, di comprendere tutto ciò non come esclusivo castigo di Dio sulle città di Sodoma e Gomorra, ma come Dio stesso è coinvolto in ciò che accade è come la fede in lui ci permette di leggere le vicende congiungendo fede e ragionevolezza.

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