mercoledì 12 luglio 2017

Genesi 41,55-42,24 e Matteo 10,1-7
Diede loro il potere sugli Spiriti immondi ...


Sarebbe più facile inquadrare l'invio del gruppo dei dodici, attraverso la lettura del l'istituzione del gruppo stesso (elenco dei nomi) e il comando di andare piuttosto alle pecore perdute della casa di Israele ... Avremmo così una idea di una missione legata alla conversione del popolo di Israele, una esclusività per esprimere una dimensione di "segno" per tutti. Ma ciò che caratterizza questo invio, è il conferimento del potere sugli Spiriti impuri, per scacciarli e per guarire ... Il male che affligge la vita dell'uomo, non è lo spazio della sua sconfitta, e neppure è chiesto all'uomo di combattere il male in una lotta impari, nella quale soccombere. Ciò che spesso non riconosciamo è che l'annuncio del Vangelo, della buona/nuova novella è connesso intrinsecamente con la liberazione dal male. Se riduciamo il Vangelo a un precetto morale restiamo vincolati al giogo della legge; se il Vangelo è strumento di liberazione, il riscatto esistenziale raggiunge l'originalità del nostro essere ed esserci. "Il male non è una favola, o un retaggio di ancestrali paure ..."!

Nessun commento:

Posta un commento