giovedì 28 ottobre 2021

La Chiesa apostolica

Efesini 2,19-22 e Luca 6,12-19

Festa dei santi apostoli Simone e Giuda


Siamo in un tempo di crisi per la Chiesa, un tempo di transizione ..., si dice!
Una crisi che si esprime in occidente come diminuzione dei fedeli praticanti, come crollo delle vocazioni; come erosione dell'autorevolezza della Chiesa-Istituzione rispetto al mondo; come irrilevanza a causa del peccato che la Chiesa vive in se stessa e nei suoi membri.
Ma cosa porta questa "crisi benedetta"?
La Chiesa già molte volte ha vissuto momenti di crisi e periodi di transizione, ma forse mai come oggi, questo corrisponde a un deficit circa la propria identità, cioè circa la sua stessa consapevolezza, messa in discussione dai fedeli, ma anche da parte della gerarchia. Ma la crisi è sempre stata l'occasione per il rinnovamento e il superamentro di uno stile inadeguato, e di una Chiesa che non corrisponde al pensiero di Gesù e degli apostoli. Ecco allora oggi nella festa dei santi apostoli Simone e Giuda, possiamo ritornare con le parole di Paolo agli Efesini, alla identità originaria che è l'essere della Chiesa: "... tempio Santo di Dio ..., dimora dello Spirito ..., famigliari di Dio". Non è una Istituzione la Chiesa, ma l'agire dei discepoli del Signore secondo il Vangelo, attraverso un vincolo di comunione che ne esprime il fondamento che non può mai venire meno: "... avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù"! 
Verranno meno tanti aspetti della vita ecclesiale e delle parrocchie, ma una realtà resisterà e sarà sempre immagine e luogo concreto della Chiesa: le relazioni di carità e amore con il Signore Gesù, con il Padre e nello Spirito, fondamento delle relazioni tra di noi.

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