sabato 9 ottobre 2021

La valle di Giosafat.

Gioele 4,12-21 e Luca 11,27-28


Nel libro di Gioele ci viene detto, secondo l'opinione più comune, che Dio in questa valle giudicherà, nel giudizio finale tutte le genti. La credenza popolare ha localizzato la scena del giudizio finale nella valle del Cedron, situata a oriente di Gerusalemme, tra le mura e il Monte degli Olivi. Ma in realtà Gioele non designò nessun luogo determinato; la sua frase in ebraico è un gioco di parole: "Yhwh giudicherà nella valle del giudizio di Yhwh", cioè in quella valle indeterminata che Dio sceglierà per svolgervi il giudizio universale.
Gioele, nel brano di oggi, ci parla del giudizio finale, del momento particolare, finale e solenne, in cui Dio chiamerà tutti i popoli per il giudizio e la sentenza, tramite la quale ognuno sarà collocato al suo posto giusto. Non si parla di distruzione ma di giudizio.
In questa lettura non si stabilisce un tempo, né tanto meno si è realizzato quanto viene detto e proclamato solennemente, perché può riguardare il futuro o una situazione spirituale che si può ripetere nel tempo per gli uomini di ogni tempo. Lì siederò per giudicare tutte le nazioni dei dintorni”, dice la Voce che proviene dall’alto (capitolo 3), ma è pure la pienezza della rivelazione del Dio con noi, egli infatti non solo giudicherà ma abiterà in Gerusalemme sempre!
Ma quale è oggi la nostra idea del giudizio di Dio, sulla storia dell'uomo e su di noi?
Quale coscienza e consapevolezza abbiamo di un giudizio personale?
Forse l'idea della misericordia infinita di Dio ha ha diluito la coscienza della responsabilità di ciascuno?

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