venerdì 29 ottobre 2021

L'alleanza è irrevocabile!

Romani 9,1-5 e Luca 14,1-6


Da una parte Paolo è afflitto per la condizione che vede generarsi come reazione dei giudei alla predicazione. Anche se una netta differenziazione tra i due gruppi si manifesterà solo più avanti, nel secondo secolo, i giudei non si pongono in modo positivo rispetto alle nascenti Chiese (comunità) apostoliche. L'afflizione di Paolo in realtà si colora di un profondo legame e orgoglio, di un amore fraterno che nasce dall'avere le stesse radici nella discendenza di Abramo, ma insieme Paolo evidenzia il suo più grande amore per Gesù Cristo. È in quell'amore che dobbiamo collocare l'irrevocabilità della scelta e delle promesse di Dio che si dilata la riflessione dell'apostolo. Ecco quindi, che possiamo dire che ciascuno di noi è un eletto, un’eletta di Dio. Ognuno porta una promessa che il Signore ha fatto, ma soprattutto la promessa corrisponde alla fedeltà di Dio. Quindi di fronte alla "fedeltà stessa", che è il Signore, a ciascuno non resta che interrogarsi se la si sente come la "carezza" di Dio, come il suo "prendersi cura". Può farci bene pensare oggi alla nostra elezione, alle promesse che il Signore ci ha fatto e come viviamo l’alleanza con il Signore. E come ci lasciamo agire dalla misericordia di Dio; per questo, mai dimenticare che: "I doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili", perché espressione della misericordia del Padre.


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