martedì 1 marzo 2022

È possibile lasciare tutto?

1 Pietro 1,10–16 e Marco 10,28-31


Che cosa intendeva Pietro con quel "lasciare tutto"? Siamo sinceri, quel tutto ci inquieta e ci spaventa! È possibile che seguire ..., stare con Gesù significhi lasciare veramente tutto? Ma cosa è questo tutto?
Gesù non si paragona a tutte le nostre "cose" ..., ai nostri affetti, agli attaccamenti e a qualsiasi "ricchezza" di cui abbiamo bisogno ...
Gesù prima di tutto chiede con discrezione alla nostra libertà di essere scelto in riferimento alle scelte della vita.
Gesù ci rassicura e ci ripete di essere Lui il cento volte, in "casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi ecc..." È lui il centuplo nella vita, è lui che chiede di essere accolto per poter dare frutto di vera felicità e pienezza di vita. A Dio è possibile, ciò che a noi non lo è, cioè essere la nostra piena felicità, cioè dare senso eterno al nostro esistere ... Ecco perché seguirlo significa sceglierlo!
Ogni altro discorso è ciò che in quel momento vive Pietro, cioè il limite degli attaccamenti, il contare cosa occorre limitare e lasciare umanamente per fare posto a qualcos'altro ... Ma Gesù non è qualcos'altro ...
Questo passo del Vangelo va compreso in ordine a questo duplice sguardo: quello di Pietro che è sul piano della concretezza e delle cose che compensano; quello di Gesù che si pone su quello della scelta di vita, della pienezza dell'esistenza ..., della libertà che apre alla gioia.

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