mercoledì 16 marzo 2022

Vivere è servire …

Geremia 18,18-20 e Matteo 20,17-28


Questa notte Luciano, è tornato a casa … nella casa del Padre. Il diacono Luciano ora “serve” in paradiso, e con Gesù si china a lavare e asciugare i nostri piedi durante il cammino di questa nostra esistenza terrena.
Nelle parole del Vangelo Gesù racconta il senso più vero e profondo della sua vita, facendo della propria sconfitta terrena, fatta di condanna, flagellazione, crocifissione, morte e risurrezione l’esperienza umanamente più importante: vivere e servire per poter amare realmente, perché amare è già risorgere con Cristo.
Come la madre di Giacomo e Giovanni chiede un destino di pienezza per i propri figli, così anche noi uniti in Gesù siamo legati allo stesso destino di donazione gratuita e totale.
Le parole di Gesù non sono un obbligo, neppure un rimprovero ma un dono di amore … nel suo amarci e servirci, Gesù ci conduce a scoprire la nostra vera vocazione: “chi vuole diventare grande … sarà vostro servo e chi vuole essere il primo … sarà vostro schiavo”; questo deve esserci tra noi!

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