venerdì 4 marzo 2022

Il digiuno che voglio

Isaia 58,1-9 e Matteo 9,14-15


Nel messaggio di Papa Francesco per la quaresima 2022 egli dice: "Non stanchiamoci di estirpare il male dalla nostra vita. Il digiuno corporale a cui ci chiama la Quaresima fortifichi il nostro spirito per il combattimento contro il peccato".
In un contesto culturale e sociale come il nostro, in cui si è smarrito il senso del peccato, il digiuno non può più essere semplicemente una mera pratica penitenziale. Ecco che per noi digiunare deve significare: svuotarsi per fare spazio a Dio, al suo amore che ci rinnova e ci risana.
Proprio in questo giorno (venerdì di quaresima), nel Vangelo ma anche la prima lettura di Isaia, siamo messi in guardia dal confinare la nostra fede a pratiche pie ed abitudinarie. Il nostro digiuno è un tempo di discernimento, di riflessione per ritrovare la via maestra di relazioni autentiche e vere tra di noi e con il Padre. La meta dunque non è la mortificazione ma il ritrovare se stessi, il ridestarci da una vita morta a causa del peccato a una vita risorta, scoprirci nell'abbraccio tenero e amorevole di Dio.

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