martedì 15 marzo 2022

Frange e filatteri …

Isaia 1,10.16-20 e Matteo 23,1-12


Da certe espressioni bibliche ricaviamo che Mosè è un condottiero, un leader, che non sa parlare, è una guida che spesso viene criticata, è un maestro che non viene ascoltato. Eppure Dio sceglie proprio Mosè per liberare il popolo di Israele dalla schiavitù dell’Egitto e per schiacciare la superbia del faraone.
Ciò che Gesù denuncia degli scribi dei farisei noi facilmente lo applichiamo ai preti, ma sarebbe riduttivo, questa descrizione degli scribi e farisei ci fa da specchio per vedere quel male radicale che s'annida in ciascuno di noi e che poi emerge anche nei nostri capi: quelle lunghe frange e filatteri …
È un vangelo che ci porta a pensare con grande libertà, snidando quel male sottile che sta dentro ciascuno di noi: quello dell'incoerenza tra il dire e il fare, dicono e non fanno; quello del volere apparire a tutti i livelli; quello di esser importanti, dell’essere maestri, dell’essere Padri …
Gesù richiama ciascuno a ricercare la vera stima che devo avere di me stesso e degli altri, perché siamo figlio di Dio. Non pensiamo di essere maestri dei nostri fratelli, pensando di possederli, ma doniamo noi stessi ai fratelli per essere grandi nell’amore, e superare l’apparenza delle cose per viverle concretamente in noi e nella vita.
Che fatica spogliarsi di frange e filatteri … ma se si impara ad amare, ben venga tutta la fatica …

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