domenica 13 marzo 2022

Trasfigurati dall'ascolto.

Gen 15,5-12.17-18; Sal 26; Fil 3,17-4,1; Lc 9,29-36

 
Seconda domenica di quaresima: trasfigurati. Se c'è qualcosa di difficile per ciascuno di noi è proprio la possibilità di trasfigurarci,  di cambiare; cambiare atteggiamento, cambiare stili, modo di fare e di pensare; siamo spesso inamovibili, granitici, testardi, rigidi.
È il prezzo che la nostra umanità ferita paga al peccato del mondo.
Il Vangelo che abbiamo ascoltato descrive un momento ben preciso della vita di Gesù: egli ha appena condiviso con i discepoli che avrebbe "sofferto molto, sarebbe stato ucciso, per poi risorgere il terzo giorno". Una comunicazione a senso unico, perché i discepoli ascoltano e non comprendono, non lo accettano. Come fare a prepararli a tutto ciò? Ecco che Gesù li porta con sé in preghiera, sul monte ...
Nessuno di loro si aspettava una esperienza simile; essi si immaginavano semplicemente un momento di preghiera con il maestro, come altre volte avevano già fatto. Invece tutto assume i connotati dello straordinario, della manifestazione di Dio.
Ecco che, mentre prega, Gesù è trasfigurato e i discepoli sono completamente travolti dallo stupore e dalla meraviglia, al punto che possono solo dire: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa».
Poi tutto si concentra e riassume nell'invito della voce del Padre, all'ascolto: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
Di fronte a questo Vangelo, saliamo anche noi con Pietro, Giovanni e Giacomo, facciamolo attraverso la preghiera di questi giorni di quaresima: preghiera silenziosa, la preghiera del cuore, la preghiera che sempre cerca il Signore. Rimaniamo qualche momento in raccoglimento, ogni giorno un pochettino, fissiamo lo sguardo interiore su Gesù, lasciamo che la sua parola ci tocchi e il suo volto dia chiarore alla nostra vita, perché la preghiera con Gesù trasforma la persona dall’interno e ci può rendere luminosi e capaci di illuminare gli altri e il mondo attorno a noi. 
La trasfigurazione del Signore, oggi coinvolge tutti noi, perché nell'ascolto della parola, anche noi siamo trasfigurati.
Se ogni momento di preghiera, è un tempo favorevole per fare unità e raccogliere i sentimenti, per compiere il discernimento degli spiriti e per lasciarsi così guidare da Dio attraverso i successi e gli insuccessi, le gioie e le prove della vita; ciò significa che la Parola di Gesù diviene veramente lampada ai miei passi e luce al nostro cammino.
L'ultima parola di Dio, nella nube è: "Ascoltatelo!"
Perché è così importante ascoltarlo?
Perché dall'ascolto di Gesù anche noi possiamo, anzi veniamo trasfigurati.
Che cosa è per noi la trasfigurazione?
Se le parole hanno un senso, un significato, allora quelle di Gesù sono tali che sono capaci di trasfigurarci.
Oggi abbiamo bisogno di trasfigurare noi stessi, la nostra umanità, la nostra vita personale e la nostra storia. Oggi comprendiamo che se non saremo trasfigurati, il mondo, gli uomini e le donne saranno privati di quella bellezza che Pietro ci ha detto esistere.
La nostra prima trasfigurazione è il cambiamento del nostro aspetto, che da tenebroso diviene radioso; da musone a sorridente; da triste a gioioso; da sconsolato a rassicurante, ecc... Un cambiamento che parte dall'ascolto delle parole di Gesù e che trova conferma nelle persone vicino a noi, che ci dicono con gioia che siamo diversi, e ci testimoniano il nostro cambiamento.
In che cosa consiste allora la nostra trasfigurazione?
Di fronte alle prevaricazioni, l'ascolto di Gesù ci trasfigura e ci rende forti e pazienti nella prova.
Di fronte alla guerra, l'ascolto di Gesù ci trasfigura in amore anche per i nemici.
Di fronte agli egoismi, l'ascolto di Gesù ci trasfigura in gratuità.
Di fronte alle sofferenze e allo scarto, delle persone, l'ascolto di Gesù ci trasfigura in consolazione.
Di fronte alla bruttezza, l'ascolto ci trasfigura in bellezza.
Di fronte a una Chiesa muta, l'ascolto ci trasfigura ancora in vangelo.
In un mondo disperato, l'ascolto ci trasfigura in fraternità, in cui sentirci tutti a proprio agio. 
Di fronte alla morte l'ascolto delle sue Parole trasfigura la nostra vita mortale e la rende risorta con Lui.

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