giovedì 8 settembre 2022

Natività di Maria. Chi è Maria?

Michea 5,1-4 e Matteo 1,1-16.18-23

Dobbiamo liberare la mente da tante sedimentazioni che nel tempo, forse hanno messo in ombra l'originalità di una ragazza di un villaggio sconosciuto della Galilea di 2000 anni fa. Il mistero dell'Incarnazione, per come lo conosciamo e comprendiamo sembra fagocitare prima Maria e poi Giuseppe; ma tornare alla origine del mistero significa ricollocare nella storia della creazione ciò che di più immenso e incommensurabile essa abbia mai potuto ospitare. L'incarnazione sembra quasi essere qualcosa di divino che stravolge l'umano, ma se siamo concreti e attenti alla narrazione della scrittura dovremo ricrederci molto, perché, in realtà tutto si concreta come un Bambino che ha bisogno di essere accolto nell'amore responsabile di due giovani. In realtà tutto il mistero di "gloria" della Notte Santa è contorno alla centralità del pianto di un neonato.
Maria è con Giuseppe parte del mistero perché in modo singolare e personale sono disposti ad accoglierlo e a far crescere quella creatura che per loro è un dono inaudito e insperato, qualcosa di molto uguale a ogni Maria e Giuseppe di ogni tempo che accolgono il loro figlio. È in questa prospettiva genuina e "normale" che possiamo rappresentarci anche la natività di Maria, senza adombrarla di mitologie e tradizioni allegoriche. Pensare Maria è recuperare una giovane, educata secondo i canoni culturali del popolo di Israele, con spiccata sensibilità all'ascolto della Parola e alla scuola dell'amore che pone sempre prima il prossimo e Dio rispetto ai personali progetti di vita.

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