martedì 20 settembre 2022

Chi è fuori e chi dentro

Proverbi 21,1-6.10-13 e Luca 8,19-21

Due versetti, descrivono un momento critico della vita di Gesù, un momento del sottofondo relazionale con la sua famiglia di origine. Siamo a Cafarnao, nel pieno - potremmo dire - della popolarità: la gente affolla le strade vicine alla casa di Simone il pescatore, al punto che nessuno riesce a passare, a entrare e a muoversi nei dintorni.
Sembrerebbe che tra Gesù e la sua famiglia, ora ci sia un distacco, una separazione causata e garantita della folla, presente e pressante; come anche una distanza dovuta alla convinzione che Gesù sia "fuori di testa", sia impazzito, visto ciò che va dicendo e facendo. Questa è la lettura umana, ciò che comprende il nostro modo di intendere.
Per Gesù invece tutto questo esprime il nuovo rapporto che si genera con lui nell'ascoltarlo. È la sua parola che stabilisce relazioni intime e viscerali - al pari di quelle di sangue - relazioni che si fondano nella conversione della vita; si generano nella fede che Lui provoca ascoltandolo. Anche Maria, sua madre, portata a Cafarnao per convincere il figlio a tornare a Nazaret, in realtà si scopre ancora più intima al figlio proprio grazie a quella Parola che lei stessa ha accolto per generarlo nel suo grembo - quella risposta di Gesù risuona in lei come le Parole dell'Angelo -. È La Parola che ci fa madri e fratelli ... ci genera e ci unisce.

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