mercoledì 10 agosto 2016

2 Corinzi 9,6-10 e Giovanni 12,24-26
Dio ama chi dona con gioia.


Come buon seme di grano e della parola, a tutti noi è chiesto di moltiplicare il nostro frutto, morire nelle opere per risorgere nei frutti. È con questo sguardo che l'apostolato e ogni ministero, ordinato e laicale diviene espressine e appartenenza al Regno dei Cieli.
Perdere la vita, può essere anche il martirio, ma è prima di tutto "donare con gioia" cioè con generosa gratuità; perché perdendo in tal modo la vita, la si genera per l'eternità.
La gioia infatti non è di un momento, ma è parte dell'amore del Padre.

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