venerdì 5 agosto 2016

Naum 2,1.3; 3,1-7 e Matteo 16,24-28
Il valore della vita

Il Figlio dell'uomo "renderà a ciascuno secondo le sue azioni". Le nostre azioni prima ancora di essere buone o cattive sono espressione della nostra vita. Il giudizio del Figlio dell'uomo, che viene nella gloria, rende presente ed attuale lo stesso giudizio di Dio Padre. In questa oggettività, la nostra vita viene in un certo qualmodo "pesata, valutata ... resa" in ragione della sua stessa qualità: "...  che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?"
Una vita persa, ovvero resa a Cristo, al figlio dell'uomo, è una vita pienamente ritrovata.
Nel giudizio infatti la condizione peggiore è aver disperso la propria vita dietro a mille suggestioni o mille interessi che sono i modi in cui ciascuno cerca di "salvare se stesso".
La sequela di Gesù conduce progressivamente e gradualmente al Figlio dell'uomo, ma anche alla vita persa per causa sua!

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