domenica 14 agosto 2016

Geremia 38.4-6.8-10 / Salmo 39 / Ebrei 12,1-4 / Luca 12,49-53
Da bravi piromani ... mettiamo a fuoco il mondo!

"Siamo entrati nella Terza guerra mondiale, solo che si combatte a pezzetti, a capitoli". Sono queste le parole usate da Papa Francesco sulle crisi internazionali. Il Pontefice ha denunciato l'efferatezza delle guerre non convenzionali e che sia stato raggiunto "un livello di crudeltà spaventosa" di cui spesso sono vittime civili inermi, donne e bambini. "La tortura è diventata un mezzo quasi ordinario". Questi "sono i frutti della guerra, qui siamo in guerra, è una Terza guerra mondiale ma a pezzi". Quanti sono i conflitti oggi nel mondo? Se attraversiamo i cinque continenti possiamo renderci conto che il mondo è a ferro e fuoco... Un fuoco di distruzione, di male e disumanità.
Le guerre del mondo ... dai conflitti che travagliano il mondo islamico, a quelli contro gli estremismi islamici, contro i trafficanti di droga e contro tantissime sigle estremiste, integraliste e terroriste ... Per poi passare alla guerra dei poveri, quella della sopravvivenza delle masse di profughi, esiliati e migranti ...
Ma non è questo il fuoco che Gesù è venuto a portare nel mondo, e del quale vorrebbe infiammare ogni cosa.
Il fuoco di Gesù è l'ardore, la passione che nasce nel discepolo quando scopre che la parola di Gesù è quella forza nuova che sola è capace di rimettere apposto un po' le cose. Il cristiano nel mondo non porta il fuoco della distruzione ma il fuoco della passione per l'uomo.
Non posso avere paura e disprezzo per un profugo; non posso neppure tacitare la mia coscienza con 5, 10, 15 euro al mese che invio in Siria per i cristiani di Aleppo... Il fuoco di Gesù esprime amore all'uomo, e anche compassione per le sue ferite. Il fuoco è passione, interesse e anche comprensione della realtà...
Il fuoco di cui parla Gesù è il fuoco dello Spirito dell'amore, che arde e brucia per generare la novità del Regno di Dio.
Il fuoco di cui parla Gesù è quel fuoco che è custodito in ogni comunità parrocchiale, perché li il Signore lo ha gettato nel mondo; ma forse è coperto dalla cenere della "fiacca pastorale", dalla cenere della nostra pigrizia ed inerzia.
Nelle parole di Gesù non c'è giudizio di distruzione, ma desiderio di suscitare il Regno di Dio. Se il desiderio di Gesù arde nel cuore dei discepoli, è inevitabile che la realtà del mondo, in cui il principe del mondo regna, si avventi con ira e prepotenza per spegnere il fuoco dello Spirito gettato dal Signore.
Occorre che da oggi alimentiamo il fuoco di Cristo con le braci e la lega della comunione, della fraternità, della fedeltà, dell'impegno, del dono, della gratuità ... Solo così la comunità è fuoco che arde senza distruggere ma rivelando l'amore di Dio e il suo esistere. Quel roveto che arde e non si consuma e non distrugge ... Quel fuoco di Dio è il fuoco che Gesù ci affida per incendiare il mondo ...
Questo incendio sarà la pace ... Una pace che nasce nell'immergere nella realtà tutto di noi, con lo stesso stile di Gesù: "Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!" Con questa determinazione la pace vincerà le divisioni di questa terza guerra mondiale.

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