martedì 23 agosto 2016

2 Tessalonicesi 2,1-3.13-17 e Matteo 23,23-26
Ancora "Guai a voi!"

Essere nei "guai" lo percepiamo come una condizione a dir poco sfavorevole, dalla quale difficilmente riusciremo a venirne fuori. Se come discepoli ci riduciamo a vivere e pensare come uno scriba o un fariseo, allora siamo proprio nei guai. Siamo nei guai perché abbiamo frainteso la proposta di Gesù, e abbiamo insegnato un Vangelo che non è la "buona notizia" ma una serie di precetti umani ... Come evitare di entrare nei grandi "guai"?
Giustizia, misericordia e fedeltà rappresentano la sintesi che ci preserva dai fraintendimenti e ci garantirà rispetto al Vangelo. La giustizia, mi richiama a essere giusto davanti a Dio, mi svela la giustizia di Dio, come quell'equità  che non è uniformità ma è essere come lui, secondo il suo cuore, "siate santi come il Padre!". La misericordia, mi riconduce all'amorevolezza e alla tenerezza che deve dimorare nel mio cuore e manifestarsi nei sentimenti. Non dimentichiamo che il Dio di Gesù è misericordioso per sempre ... La fedeltà, mi mostra una proposta che è per sempre e che nessuno mi può togliere, o ritrattare. Dire che il Vangelo è la fedeltà di Dio, significa riconoscere la fedeltà del Padre nella vita di Gesù, e come Gesù l'abbia vissuta e ora ce la garantisca.

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