lunedì 1 agosto 2016

Geremia 28,1-17 e Matteo 14,13-21
La folla e Gesù


Cinquemila di allora mangiarono i pani ... Oggi una folla di corrispondente entità ascolta ancora la ha parola è ancora mangia di quel pane che condiviso tra tutti è comunione.
Le folle della GMG attorno a Papa Francesco ci riportano alla riva del lago di Tiberiade, a Tabga, dove nella folla si prefigura il segno e non solo l'immagine del popolo di Dio, della Chiesa. Il segno della folla non è dato per gratificare, o per suscitare timore o per esprimere forza e potenza; la folla di uomini, donne e bambini, sono i figli che Dio Padre ama, quella folla che solo dopo il cammino nel deserto diventerà popolo di Dio; il popolo da Lui guidato, verso la vita eterna. Il pane e la parola sono in questo senso viatico perenne del cammino. Noi non siamo folla e neppure popolo di Dio se non a partire dalla Parola che ci convoca e dal pane che ci genera nella comunione per essere un solo corpo e un solo spirito. "Egli faccia di noi un sacrificio perenne a Te gradito, (...), per la comunione al corpo e al sangue di Cristo lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo".

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