sabato 11 marzo 2017

Deuteronomio 26,16-19 e Matteo 5,43-48
... tu sarai un popolo consacrato al Signore, tuo Dio ...


Yhwh per mezzo di Mosè ha detto a Israele: "tu sarai il suo popolo particolare"; poi immediatamente si corregge e dice: "consacrato". Nessuna incongruenza, e nessuna aggiunta ... Essere particolare esprime l'unicità della scelta di Dio e uno sguardo che nel dettaglio vede tutto del suo popolo. Essere consacrato esprime l'appartenenza: il popolo non sarà mai un popolo per se stesso, ma è e sarà sempre il popolo del Signore Dio. Lo stesso patto e la stessa formula dell'alleanza obbligano Dio a rigenerarla anche di fronte all'infedeltà del popolo. Questo rapporto speciale che costituisce lo spazio della fede e della fedeltà, trova nelle parole di Gesù un modo particolare e sacro di  comprensione: ogni legge, ogni parola di Dio introducono i discepoli nella necessità delle cose straordinarie. Un discepolo è un uomo che in forza della fede compie gesti ordinariamente straordinari. In questo modo non contraddice il suo discepolato. Se facciamo le cose che fanno gli altri ... siamo pagani come ogni uomo... Noi sappiamo di essere "il popolo del Signore".

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