venerdì 17 marzo 2017

Genesi 37,3-28 e Matteo 21,33-45
Eredi del regno di Dio...


"... a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti", parole quelle di Gesù di una durezza granitica. Nelle letture di oggi risuona la parola "eredità". La parabola mette in risalto un comportamento insolito e soprattutto che non può realizzarsi: per uno sconosciuto è difficile ereditare. L'eredità corrisponde a un vincolo di amore e a una relazione stretta. Nella vicenda di Giuseppe, ascoltiamo come questo vincolo viene tradito e pagato venti sicli d'argento. Un pagamento infame che corrompe il legane di sangue. Vicende, queste, che descrivono i lati oscuri dell'animo umano, le sue fragilità e crudeltà. Forse anche noi non siamo indenni in tanti nostri atteggiamenti da queste infedeltà, e da questi tentativi di appropriazione. 
Il vincolo di amore al Signore, che alimentiamo nella fede, e che viviamo nella comunità cristiana (che è suo popolo), è "l'unica e vera e eredità". Non ci è data come premio, ma fin da ora come un "possesso" di cui prendercene cura, al fine di garantire pure noi stessi.

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