martedì 28 marzo 2017

Ezechiele 47,1-12 e Giovanni 5,1-16
"...  là dove giungerà il torrente tutto rivivrà ..."


Due immagini di sacrale suggestione ... Il tempio dimora di Dio è sorgente dell'acqua che permette "la vita"; tutta l'immagine antica confluisce nel "figlio dell'uomo", che come capiamo dalle sue parole, è sorgente di acqua viva. Lo spirito e la verità che è in lui, è acqua che purifica, rinnova e da vita. Nel Vangelo di Giovanni i concetti sono cristallizzati e non stratificati, egli fa sintesi rielabora attraverso la persona del Verbo, e attraverso la vita stessa della Chiesa, ciò che ne emerge è un "diamante grezzo" di bellezza straordinaria capace di sviluppare sempre nuove forme nella sua attualizzazione. Per questo la vicenda del paralitico, come quella del cieco, come quella di Lazzaro ecc... Possono descrivere anche la mia personale vicenda; la mia personale fragilità umana, che resta fragilità, ma rispetto alla quale Gesù compie quell'avvicinamento che non si esaurisce solo nel segno di guarigione, ma è un ritornare per accompagnare e state ... L'acqua della vita, disseta per sempre!

Nessun commento:

Posta un commento